Ho letto The Miracle Morning e ho riassunto per te i punti salienti del libro.

Alla fine del post troverai la mia opinione ed esperienza personale, dato che, come sempre, ho messo in pratica quanto letto per vedere se poteva essermi utile nel mio percorso di crescita personale ed ho riportato tutte le mie sensazioni e riflessioni.

Se invece preferisci fruire del contenuto video su YouTube te lo lascio qui:

PRIMA DEL RIASSUNTO VEDIAMO QUALCHE INFORMAZIONE SUL LIBRO THE MIRACLE MORNING

The Miracle Morning è un libro motivazionale scritto dal life coach Hal Elrod.


L’obiettivo del testo è quello di invogliarci a seguire una routine mattutina produttiva che lasci
spazio a creatività e progettazione in modo da permetterci con pochi semplici gesti
quotidiani di raggiungere i nostri traguardi personali.

Il libro è composto da 10 capitoli e conta 202 pagine.

La lettura è molto semplice, infatti il linguaggio è colloquiale e i concetti sono di facile comprensione per cui è adatto a ogni tipologia di lettore.

Di seguito ti lascio il riferimento Amazon per acquistare il libro The Miracle Morning (è un link affiliato).

Prima, però, ti invito a continuare la lettura, in modo che tramite il mio riassunto potrai capire se hai necessità di approfondire o se le informazioni che troverai in questa pagina ti saranno sufficienti per iniziare a svolgere la tua Miracle Morning.

Non dimenticarti poi di dare un occhio all’ultimo paragrafo per scoprire se la routine proposta ha funzionato o meno per me.

RIASSUNTO E CONCETTI CHIAVE DEL LIBRO

CAPITOLO 1 DI THE MIRACLE MORNING

Entriamo subito nel vivo del testo con un’importante premessa: secondo l’autore ogni persona è degna di ottenere ottimi risultati e con il giusto metodo e la giusta motivazione può farcela.

Il mantra di Hal Elrod è quello di iniziare al meglio la giornata, ottenendo un elevata soddisfazione dalle prime attività che svolgiamo appena svegli, questo ci farà vivere meglio la quotidianità e ci farà arrivare a sera soddisfatti. Secondo lui l’importante è partire bene, dedicando un’ora del nostro tempo ad attività che siano solo nostre e che siano volte a migliorarci e a raggiungere il nostro sogno.

La spiegazione è semplice, nella nostra società siamo subissati da impegni, che magari ci impediscono di fare quello che in realtà vorremmo o di costruire qualcosa di nostro, quindi Hal risolve il problema consigliando di prendersi un’ora di tempo (se necessario spostando la sveglia indietro) per concentrarci solo su di noi.

CAPITOLO 2

Secondo l’autore del testo, la formazione e l’impegno sono fondamentali, nulla ci viene regalato. Quello che otteniamo è direttamente proporzionale alle persona che siamo.

La cosa positiva è che secondo Elrod, la nostra crescita interiore ed esteriore si basa sul concetto di percorso. Ogni giorno possiamo e dobbiamo far qualcosa per migliorare noi stessi (io mi trovo in pieno accordo con lui).

Inoltre la mancanza di tempo da dedicare a noi stessi è per l’autore una mera scusante.

Se lo vuoi veramente puoi farlo, appena sveglio. Inizialmente per alcuni potrebbe essere un sacrificio alzarsi prima, poi diventa normale, quasi piacevole per via dei benefici che se ne ricavano e dalla soddisfazione di aver destinato quel tempo alla propria cura.

Infine, sempre nel secondo capitolo viene anticipata la struttura del metodo di The Miracle Morning, le attività chiave che secondo l’autore sono da svolgere quotidianamente al risveglio per ottenere qualsiasi nostro desiderio.

Queste attività possono essere riassunte nell’acronimo: S.A.V.E.R.S:

  • S: da silence in inglese, si traduce in SILENZIO.
  • A: dall’inglese affirmation cioè AFFERMAZIONI
  • V: visualization in italiano VISUALIZZAZIONI
  • E: come exercises che significa ESERCIZI
  • R: read cioè LEGGERE/RICERCA
  • S: Scribing o SCRIVERE

CAPITOLO 3 DI THE MIRACLE MORNING

Il terzo capitolo inizia con un dato abbastanza inquietante: solo il 5% della popolazione raggiunge il successo. Il restante 95% rimane nella mediocrità o si classifica sotto ad essa.

Le motivazioni sono le più disparate: la paura, la pigrizia, la società e le persone con cui veniamo in contatto e che in qualche modo ci condizionano.

Secondo l’autore il 5% è chi si riesce a staccare dalle pressioni sociali e si concentra con costanza sul proprio obiettivo e lo fa con azioni concrete.

Fondamentale è non accontentarsi quando si raggiunge il livello della mediocrità ma definire dove vogliamo arrivare e iniziare sin da subito il nostro progetto, meglio ancora se abbiamo qualcuno che ci sproni o che condivida il progetto con noi.

Un grande consiglio è quello di circondarci di persone positive e ambiziose o che addirittura facciao già parte di quel 5%, in modo da poter trarre le giuste ispirazioni, energie e sostegno.

CAPITOLO 4

Il capitolo 4 di The Miracle Morning inizia con un’esortazione a trovare il nostro obiettivo da perseguire, quell’obiettivo per cui ci alziamo ogni giorno.

Un ottimo esercizio è osservare che umore abbiamo quando ci svegliamo per capire se stiamo seguendo la giusta rotta. Secono Hal dovremmo svegliarci con l’umore che avremmo se ogni giorno fosse Natale (un concetto simile lo ritroviamo anche nel libro Ikigai, che vi ho riassunto in questo post).

E se siamo pigri? O se amiamo dormire?

Può essere utile cambiare il nostro mindset a proposito della sveglia. Se prima di dormire ci diciamo che siamo angosciati al pensiero di alzarci presto, il momento del risveglio sarà duro.

Se invece prima di dormire pensiamo a come saremo felici quando riapriremo gli occhi il mattino seguente e alle cose positive che ci siamo prefissati di fare per noi stessi, il risveglio sarà di sicuro positivo.

CAPITOLO 5 DI THE MIRACLE MORNING

Un capitolo secondo me non di fondamentale importanza, ma comunque piacevole da leggere.

Racchiude qualche piccolo trucchetto per riuscire ad alzarsi dal letto e mettersi in moto all’orario prestabilito, anche quando il nostro fisico o la nostra mente vorrebbe opporre una certa resistenza.

Ne cito un paio:

  • allontanare la sveglia dal proprio comodino, in modo che per stopparla sia comunque necessario alzarsi.
  • se la nostra attività tra quelle proposte tra i S.A.V.E.R.S è l’attività fisica, il consiglio è di infilarsi la tuta (o comunque la nostra tenuta sportiva) non appena ci svegliamo.

CAPITOLO 6: I S.A.V.E.R.S. NEL DETTAGLIO

Con il capitolo 6 si entra veramente nella pratica della routine mattutina proposta da Hal Elrod, quella che, secondo l’autore, ci porterà ad un livello superiore e ci farà rientrare nell’olimpo delle persone di successo.

La routine è composta come abbiamo visto dai S.A.V.E.R.S (scrittura, affermazioni, visualizzazioni, esercizio fisico, lettura, silenzio).

Vediamoli più nel dettaglio così come li approfondisce l’autore:

“S” COME SILENZIO:

Il silenzio viene visto come sinonimo di meditazione.

Un tipo di meditazione basilare, ma d’effetto per cui basta rimanere seduti, magari con gli occhi ben chiusi, a concentrarsi sul respiro e avendo l’accortezza di non pensare a nulla.

Altri tipi di meditazione possono essere ad esempio: la preghiera, la ripetizione di un mantra o la gratitudine.

L’effetto di questa attività è quello di liberare la mente infondendo una maggiore lucidità e consapevolezza in chi la pratica.

Il silenzio e la meditazione inoltre influiscono positivamente sul benessere della persona poichè vanno a diminuire i livelli di stress.

“A” COME AFFERMAZIONI:

Le affermazioni sono l’esplicitazione del pensiero positivo.

Vocalizzare i nostri pensieri positivi e proattivi in merito alla nostra vita e ai nostri obiettivi è un modo per renderli più reali e per farci diventare più consapevoli.

Elrod suggerisce di praticare costantemente questo tipo di affermazioni, ripetersi costantemente:

  • chi vogliamo diventare
  • qual è il nostro obiettivo e perché
  • come vogliamo raggiungere il nostro obiettivo

Questa pratica oltre a riprogrammare il nostro mindset aiuta anche a livello di autostima.

Se ci risulta difficile la pratica delle affermazioni possiamo semplificarla mettendo per iscritto i concetti sopracitati e rileggendoli ogni giorno ad alta voce finché non li avremo interiorizzati.

Le affermazioni ovviamente non sono statiche, quando non ci rappresentano più o quando abbiamo raggiunto il nostro scopo vanno sostituite con altre.

Può essere anche utile usare delle citazioni o delle frasi che ci ispirano particolarmente.

“V” COME VISUALIZZAZIONI:

Questa pratica consiste nell‘immaginare esattamente quello che vorremmo si realizzasse, in maniera vivida, come se fosse già reale.

Per farlo occorre pratica e lasciar libera la nostra mente di aggiungere quanti più particolari possibili.

Questo meccanismo risulta molto più semplice se lo mettiamo in pratica subito dopo aver eseguito le affermazioni.

“E” COME ESERCIZIO FISICO:

10-20 minuti ogni mattina di un’attività aerobica a nostro piacere riattiveranno la mente ed il corpo che saranno rigenerati e carichi per affrontare la giornata e alla lunga ne gioverà anche la salute.

“R” COME READ O IN ITALIANO LETTURA:

La lettura in questo caso diventa quasi un sinonimo di ricerca. L’autore consiglia infatti di usare questo tempo per letture mirate al raggiungimento del nostro scopo.

Quindi possiamo usare saggi, manuali, internet, materiale di studio o qualsiasi strumento che possa insegnarci di più su quello che ci siamo prefissati di ottenere.

Insomma, Hal ci consiglia di imparare dagli esperti, da chi ha già intrapreso il cammino che abbiamo scelto e che può darci ottimi insegnamenti.

“S” COME SCRIVERE:

OK, ma cosa bisogna scrivere?

Un diario sembra essere perfetto, infatti aiuta a :

  • liberare la mente
  • calibrare gli obiettivi
  • concentrarsi
  • rivivere eventi che altrimenti dimenticheremmo
  • valutare i progressi

Può essere perfetto anche scrivere i motivi per cui siamo grati, magari in relazione alla giornata precedente.

Oppure se siamo dei tipi molto pragmatici va bene anche scrivere il programma della nostra giornata.

CAPITOLO 7 DI THE MIRACLE MORNING

In questo capitolo l’autore fa un paio di precisazioni:

  • i S.A.V.E.R.S. si possono eseguire in qualsiasi ordine, anche su lui preferisce fare come prima cosa gli esercizi che lo riattivano e predilige fare le visualizzazioni subito dopo le affermazioni.
  • Il tempo ottimale sarebbe un’ora, ma possiamo adattare la routine in base alla quantità di minuti che abbiamo a disposizione. Essendo 6 attività da svolgere potremmo potenzialmente effettuarle anche in soli 6 minuti.

CAPITOLO 8

Il capitolo 8 è uno zibaldone di ulteriori consigli da parte di Elrod, eccone citati alcuni:

  • mangiare cibi sani ed energetici
  • bere un bicchiere d’acqua appena svegli
  • ricalibrare periodicamente i nostri obiettivi
  • modificare periodicamente le attività della nostra Miracle Morning (esempio modificare di tanto in tanto la tipologia di esercizi fisici che facciamo o il tipo di scrittura tra le opzioni proposte).
  • Eseguire i compiti più difficile della giornata di mattina quando si ha ancora un livello energetico elevato.

CAPITOLO 9

Secondo l’autore servono almeno 30 giorni per instaurare una nuova abitudine e così sarà per la routine di the Miracle Morning.

Secondo Hal iil processo si può suddividere in 3 fasi:

-primi 10 giorni di assestamento(c’è l’energia iniziale, ma anche la necessità di capire come introdurre nuovi processi mentali e fisici)

-dal giorno 10 a 20 è un consolidamento (però si perde l’energia della novità, quindi a volte occorre tenere duro).

-dal giorno 20 al giorno 30 inizia il piacere dell’abitudine.

CAPITOLO 10: ULTIMO CAPITOLO DI THE MIRACLE MORNING

Un capitolo in cui l’autore si rivolge direttamente al lettore e lo esorta a iniziare la sua sfida personale dei 30 giorni, nei quali intraprendere la routine mattutina miracolosa, capace secondo lui di sbloccare il vero potenziale che ognuno ha dentro di se.

COSA NE PENSO IO ED ESPERIENZA PERSONALE SU THE MIRACLE MORNING


The Miracle Morning è ormai popolare al grande pubblico, su YouTube è pieno di video che ne parlano e devo dire che prima di leggere il libro ne ho visiti parecchi.
La mia curiosità era tale che non appena ho acquistato il testo l’ho divorato in poche ore ed ho iniziato subito a mettere in pratica i consigli di Hal Elrod incorporandoli nella mia routine mattutina per oltre 6 mesi.


Mi svegliavo ogni giorno con un livello di motivazione elevatissima.

I S.A.V.E.R.S sono davvero piacevoli da svolgere, la scrittura e la pianificazione sono da sempre due attività che amo e che mi rilassano, quindi sapere di doverle praticare appena sveglia mi dava molta carica.

Bellissimo anche darsi come obiettivo la lettura, in quel periodo per raggiungere il mio posto di lavoro prendevo i mezzi pubblici e quindi riuscivo a ritagliarmi un’ulteriore mezz’ora da dedicare unicamente a questa meravigliosa attività.

La meditazione che non avevo mai praticato, pur rimanendo ad un livello base (da assoluta neofita), mi riusciva a tranquillizzare e praticarla un minuto prima di iniziare a lavorare, mi infondeva la serenità per cominciare con il piede giusto. Riuscivo veramente a svuotare
la mente.

Le pratiche delle affermazioni e delle visualizzazioni invece le ho trovate un po’ più difficoltose, ma devo dire che alla fine riuscivo a svolgerle seppure con meno dedizione.

CONCLUSIONE:

Insomma, per me la routine di The Miracle Morning funzionava nei termini di elevare i miei livelli energetici.


In quel periodo ero molto concentrata e sono riuscita a migliorare la mia posizione anche a livello lavorativo che era l’obiettivo che mi ero prefissata.

Tuttavia penso con assoluta franchezza che non sia una routine mantenibile per un lungo periodo di tempo.

Infatti, dopo circa sei mesi, non sono più riuscita a portarla avanti (un po’ perché ho cambiato sede lavorativa e quindi mi trovavo a dover uscire prima di casa e un po’ perché
non prendevo più i mezzi pubblici che mi regalavo altro tempo e soprattutto perché dopo un po’ la routine mi annoia e vado a ricercare stimoli sempre nuovi).

Infine credo che rimanere totalmente focalizzati su un obiettivo per periodi troppo lunghi diventi stressante e controproducente, a volte serve fermarsi e staccare la spina.

Quindi in definitiva, funziona? Secondo me si. Lo consiglio? Si, ma per brevi periodi. Quei periodi dove magari abbiamo perso un po’ di motivazione o siamo un po’ giù di tono, ma non può essere una pratica da incorporare in maniera definitiva nella nostra vita, o almeno nella mia.

Ovviamente si tratta di un’opinione personale.
Tu cosa ne pensi?

Hai già messo in pratica o metterai in pratica i principi di The Miracle Morning? Aspetto i tuoi commenti.

Ti ricordo che puoi acquistare il libro The Miracle Morning a questo link che rimanda al mio Amazon affiliate, se desideri leggerlo integralmente.

Il post è finito, se vuoi leggerne altri simili ecco qualche link:

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V.s.

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